Restaurato l'organo di S. Maria
Incontri per fidanzati anno 2022-2023
Sinodo sulla famiglia (4-25 ottobre 2015)
Lettera pastorale del Vescovo - 11 maggio 2014
Omelie del card. Edoardo Menichelli per le feste del Preziosissimo Sangue del 22 e 23 maggio 2016
Omelia del card. Menichelli per la celebrazione del Preziosissimo Sangue del 1 giugno 2015
Immagini di Buena Muntu e Dibwe, centri in Congo sostenuti dalla parrocchia di S. Maria
Atti del convegno di studi Da Luni a Sarzana -1204-2004
Reliquia del Sangue di N.S. Gesù Cristo
Presentazione a Sarzana del primo volume della storia della Biblioteca Apostolica Vaticana
La basilica-concattedrale, dedicata alla Vergine Assunta con il titolo di "Santa Maria", sorge nel centro del nucleo originale del primitivo borgo di Sarzana, l'antico "burgus Mariae", sull'area e sulle strutture dell'antica pieve di San Basilio.
La pieve è già citata in una Bolla del Papa Eugenio III datata 11 Novembre 1148. Il borgo di Sarzana, costituito in libero Comune nel 1163, viene acquistando importanza crescente, anche per il trasferimento del mercato settimanale dalla città di Luni che, ormai decadente - dato l'insabbiamento del porto e l'avanzare degli acquitrini - è devastata dalla malaria.
I Canonici di Luni chiedono ed ottengono dal Papa Innocenzo III (Bolla del 7 Marzo 1203) di trasferirsi nella pieve di San Basilio in Sarzana, anche perché l'antica cattedrale di Santa Maria in Luni è pericolante. Nel 1204 Innocenzo III trasferisce ufficialmente la sede episcopale da Luni a Sarzana, la cui Comunità si impegna a costruire una nuova dimora per il Vescovo e la cattedrale. Si decide di trasformare la primitiva pieve di San Basilio ingrandendola; va ricordato che la costruzione di un edificio capiente e imponente si rendeva necessaria, oltre che per accogliere degnamente la sede episcopale, per accogliere i pellegrini che numerosi giungevano alla cattedrale per venerarvi le reliquie trasportatevi da Luni, prima fra tutte l'ampolla del Prezioso Sangue.
I lavori di trasformazione dell'antica pieve iniziarono sollecitamente, come attestano documenti d'epoca e diverse rubriche degli Statuti cittadini del 1269 e proseguirono con interruzioni e riprese. Intorno alla metà del Trecento, la cattedrale doveva essere pressoché terminata, presentandosi nelle forme dell'architettura toscana tardo-gotica: impianto a croce latina, con tre navate separate da arcate su colonne e terminanti in un'abside maggiore e due piccole cappelle; la copertura era costituita da capriate lignee a vista.
Nel 1447 il sarzanese Tommaso Parentucelli viene eletto Papa col nome di Niccolò V; riprendono allora le trattative per trasferire definitivamente la sede episcopale da Luni a Sarzana. La cattedrale vede il compimento della decorazione interna e il completamento della facciata. Nel 1465 il Papa Paolo II trasferisce il titolo e tutti i diritti della sede episcopale di Luni alla chiesa di Santa Maria di Sarzana, eretta in cattedrale della Diocesi di Luni-Sarzana, ed insignisce Sarzana del titolo di città erede di Luni.
A questo ruolo, la città di Sarzana deve il riconoscimento - da parte della Signoria De'Medici prima e della Repubblica di Genova poi - di "città convenzionata e non soggetta".
Nel secolo XVII riprendono i lavori di abbellimento e di ampliamento della cattedrale, lavori che interessano soprattutto la parte absidale - rinnovata in forme barocche - e le navate laterali, nelle quali vengono aperte le nuove cappelle. La basilica-cattedrale di Sarzana può essere oggi ritenuta a buon diritto una delle chiese più importanti di tutta la Liguria, specialmente a motivo dei grandi capolavori artistici e delle opere uniche in essa conservate.
Vedi anche:
nota storica sul trasferimento da Luni a Sarzana;
venerazione delle reliquie dei santi vescovi del I millennio della Chiesa lunense.