Museo Diocesano di Sarzana
P.za Firmafede
19038 Sarzana (SP)
Gli orari, che possono variare per ogni manifestazione, sono reperibili alla scelta Eventi ed orari della sezione Notizie utili di questa stessa pagina
Per visite su prenotazione e informazioni:
Tel: 0187-625174
e-mail:
diocesanosarzana@gmail.com
Facebook: Museo Diocesano Sarzana
Il Museo Diocesano di Sarzana è stato costituito per raccogliere e valorizzare il pregevole patrimonio artistico presente prevalentemente nel territorio della bassa Val di Magra, in quella che era l'antica diocesi di Luni divenuta poi diocesi di Luni-Sarzana.
Come sede del Museo è stato scelto l'Oratorio della Misericordia, uno dei più antichi esistenti a Sarzana. E' stato costruito verso la fine del 1500 su edificio preesistente, forse un antico oratorio o una chiesa cimiteriale in disuso, nei pressi della Cittadella rinascimentale in piazza Firmafede. È situato nell'area più antica della città e si inserisce in un itinerario artistico di altissimo livello.
L'Oratorio fu edificato dalla Confraternita della Misericordia, o dei Neri che era stata istituita a Sarzana il primo aprile 1578 per assistere indigenti, carcerati, infermi ed ammalati. I confratelli assistevano i malati, confortavano i moribondi e portavano i morti alla sepoltura, vestiti con la cappa nera. Nell'atto costitutivo della confraternita era anche previsto che venisse istituito e gestito il Monte di Pietà.
L'edificio, come è pervenuto a noi, è frutto di interventi durati due secoli, dal XVI al XVIII, ed è costituito da un'aula rettangolare con piccola cupola e coperta a botte lunettata, dotata di abside, altrettanto rettangolare voltata a cupola. Ai lati dell'abside e adiacente a questa, sono posti tre locali voltati a vela.
Le pareti laterali dell'aula centrale sono suddivise in tre parti e negli spazi centrali, entro lo spessore del muro, sono sistemati due altari: quello a sinistra, dedicato alla Madonna del Rosario, è concluso da un frontone al cui centro è la figura di Dio, quello a destra è dedicato alla B.V. del Suffragio.
La facciata, di gusto settecentesco, presenta un portale dorico ed un soprastante timpano aggettante. Addossato all'Oratorio, si può ammirare il campanile di fattura tardo - ottocentesca, che presenta un paramento in bugnato con due cornici marcapiano ed un muretto d'attico.
Il Museo Diocesano di Sarzana è articolato da un ingresso e da sei sale:
INGRESSO. La sala di ingresso, oltre a svolgere funzioni di ricevimento e biglietteria, raccoglie testimonianze relative al territorio della Diocesi, alla città ed all'Oratorio. Il pezzo più pregevole è la mappa della Diocesi di Luni-Sarzana realizzata a penna su carta da Matteo Vinzoni nel 1770: in essa si ha la percezione della vastità della Diocesi prima degli smembramenti successivi (Pontremoli e Massa-Carrara). Alle pareti edicole marmoree e statue provenienti dal territorio della Diocesi.
SALA 1 secolo XIV. In questa sala si può apprezzare la sezione degli argenti. Essa include il primo reliquiario dell'ampolla del Preziosissimo Sangue di Gesù: trattasi di un piccolo reliquario a borsa, riconducibile ad un ambito siriaco e databile intorno all'VIII secolo. Da ammirare inoltre una raffinatissima croce reliquario-astile in argento dorato e smalti traslucidi, che rappresenta un risultato esemplare del gotico italiano, databile intorno al primo decennio del XIV secolo. Inoltre in questa sala si trova l'originale del gruppo marmoreo dell'Annunciazione, di scuola pisana del sec. XIV, proveniente dalla Pieve di S. Andrea, ove è rimasta una copia, ma quasi certamente proveniente dal lazzaretto di S. Lazzaro (sulla via Francigena).
SALA 2. Denominata "Sala degli armadi", in quanto l'impostazione di questa sala è ispirata all'arredo delle sacrestie. Nei due armadi sono custodite suppellettili e arredi sacri dal XV al XIX secolo. In particolare nell'armadio di destra è stata curata una originale distribuzione delle vetrine per ricostruire, in modo schematico, la struttura e l'arredo degli altari preconciliari. Gli oggetti esposti provengono dalla con-Cattedrale di S. M. Assunta di Sarzana, dalla chiesa di S. M. di Castelnuovo Magra.
SALA 3. Intitolata "Sala delle ardesie" per i capolavori qui custoditi, realizzati su materiale ardesia. Tra questi si menziona l'Imago Pietatis attribuita a Filippo Martelli, olio su ardesia del 1621, proveniente dalla facciata dell'Oratorio della Misericordia e ora sostituito da una riproduzione fotografica. Sono esposte inoltre una Annunciazione del sec. XVI, forse di Filippo Martelli, ed una Madonna col Bambino e Santi di Giovanni Andrea Bogianus.
SALA 4. Dedicata al culto del Preziosissimo Sangue in quanto, secondo la tradizione autorevole, nel 782 una navicella proveniente dall'Oriente approdò nel porto di Luni conservando con se preziose reliquie, tra cui quella del Sangue di Cristo. Da questo momento in poi la sacra ampolla cominciò ad essere venerata dalla popolazione della vasta diocesi. Nella sala sono esposte opere che testimoniano il culto per la veneranda reliquia. Inoltre, da segnalare, l'Adorazione dei pastori, tela attribuita a Domenico Fiasella.
SALA 5 (già presbiterio).. In onore di Domenico Fiasella detto "il Sarzana", il più importante artista della nostra terra e uno dei massimi esponenti della pittura ligure del XVII secolo. Tra le sue opere presenti nel museo si ricorda la Vestizione di S. Chiara, olio su tela firmata e datata, nella quale a lato, si può scorgere un particolare con autoritratto del pittore. Esposte inoltre la vocazione dei SS. Giacomo e Giovanni e due tele, una tela con i SS. Francesco e Stefano ed una con i SS. Agnese e Giovanni Battista, adoranti la Croce.
SALA "CALANDRINI". All'interno del museo vi è una sala completamente dedicata al parato di velluto e oro filato donato dal cardinale Filippo Calandrini (Sarzana 1403 - Bagnoregio 1476) alla città natale. Il parato, capolavoro di manifattura fiorentina, databile al XV secolo, è composto da una pianeta, una dalmatica, una tonacella.
SALA 6. La navata della chiesa costituisce l'ultima sala, in essa sono conservate opere di pittura e scultura provenienti dalla Diocesi, in particolare dai luoghi sacri della bassa Val di Magra. Tra queste, di singolare pregio: il Perdono di Assisi di Domenico Piola, olio su tela firmata e datata proveniente dalla chiesa di S. Martino V. Sarzanello e il gruppo scultoreo la Flagellazione, legno policromo attribuito alla scuola del Maragliano del secolo XVIII, proveniente dall'oratorio di S. Gerolamo di Sarzana. Da notare inoltre due opere collocate da sempre nell'Oratorio della Misericordia: sul lato destro la Madonna del Rosario (olio su tela del sec. XVII-XVIII) e sul lato sinistro Madonna col Bambino e Santi e le Anime del Purgatorio (olio su tela del sec. XVII).
Periodicamente vengono allestite mostre di particolare valore storico e artistico: si ricordano per esempio la mostra degli argenti dal tesoro della Cattedrale di Sarzana (24 luglio – 31 agosto 2004), la mostra "I Magi al Museo" (22 dicembre 2006 – 5 febbraio 2007), la presentazione del restauro di parati del settecento (estate 2007).
La sede del Museo è utilizzata anche per tenere concerti di musica classica e convegni.